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24h Museum

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Prada presenta il progetto “24h Museum” concepito da Francesco Vezzoli in collaborazione con lo studio AMO di Rem Koolhaas. A Parigi, presso lo storico Palais d’Iéna disegnato da Auguste Perret tra il 1936 e 1946 e sede del CESE, il Conseil Economique, Social et Environnemental francese, “24h Museum” è stato inaugurato martedì 24 gennaio 2012 per  24 ore fino a mercoledì 25 gennaio 2012.

L’installazione di AMO per il “24h Museum” ha proposto tre momenti distinti, ognuno ispirato ad un particolare tipo di spazio museale: storico, contemporaneo, dimenticato. I tre momenti sono stati funzionali alla sequenza di eventi che hanno scandito le 24 ore e occupato punti diversi del piano terra del monumentale Palais d’Iéna. Lo spazio principale che ha ospitato l’opera di Francesco Vezzoli, e’ stato concepito come una grande gabbia metallica di griglie e neon.

Nei tre ambiti, storico, contemporaneo e dimenticato, Francesco Vezzoli ha immaginato un “museo che non c’è” dove ha esposto, suo personale omaggio all’eterno femminino, l’interpretazione di sculture di stampo classico che alludono ad alcune dive contemporanee. In cima alla scalinata, epicentro dell’edificio, Vezzoli ha collocato una grandiosa scultura femminile, personalizzandola con le sembianze di una misteriosa divina. Vezzoli visualizza per 24 ore un museo immaginario che è anche la celebrazione di un rito collettivo di visite, red-carpet, complessi d’Edipo e visioni notturne.

Con il nuovo “24h Museum”, Francesco Vezzoli prosegue la ricerca di sconfinamenti e contaminazioni tra arti visive, cinema e teatro, presenti già nella performance in cui Veruschka ricamava a piccolo punto nella Biennale veneziana nel 2001, come nel video Democrazy in cui Sharon Stone e Bernard–Henry Lévy impersonavano una campagna per vincere ipotetiche elezioni presidenziali (Biennale di Venezia, 2007), o come nella performance al MOCA di Los Angeles nel 2009 in cui Lady Gaga ha suonato dal vivo un omaggio a Diaghilev.

Nella tradizione delle collaborazioni con gli artisti e degli approcci multipli al processo creativo, con una capacità unica nell’abbracciare utopie come nel caso di The Double Club (Londra, 2008/09) e di Prada Transformer  (Seoul, 2009), Prada interviene per realizzare un nuovo progetto di sperimentazione linguistica e visiva con il “24h Museum” di Francesco Vezzoli dove l’intera esposizione dura 24 ore, palcoscenico per una grande festa barocca.

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