Prada presenta la sua ultima collaborazione in campo cinematografico: un cortometraggio di 8 minuti diretto dall’acclamato regista americano Wes Anderson.
Castello Cavalcanti rientra perfettamente nell’universo autoriale di Anderson, a cui appartengono ‘classici moderni’ I Tenenbaum, Il treno per il Darjeeling e Moonrise Kingdom – Una fuga d’amore. Solo che questa volta ci troviamo in Italia, è il settembre del 1955 e Jason Schwartzman è appena andato a sbattere con la sua auto da corsa contro una statua di Gesù.
Il risultato è un racconto popolare sui casi del destino in tipico stile ‘andersoniano’. Girato in un set di Cinecittà dall’ambientazione storica perfetta e curata fin nei minimi dettagli, Castello Cavalcanti incontra uno Schwartzman urbano e disinvolto, rimasto appiedato in un paesino ignorato dal progresso. “Dove mi trovo?”, si domanda. Gli abitanti del luogo interrompono la loro partita a carte per indicargli un edificio in mattoni su cui si legge: “Castello Cavalcanti.”
Il contesto è quello di una tipica piazza italiana, dove sono tutti, in qualche modo, parenti, l’autobus passa di tanto in tanto e i segreti di famiglia vengono condivisi davanti a un piatto di spaghetti.
Lo smarrito outsider impersonato da Jason Schwartzman si rende improvvisamente conto che Castello Cavalcanti non è affatto un luogo senza significato. È anzi un posto ben definito. Speciale. Ancestrale. Nulla accade senza un motivo, e lo sterzo che il cognato ha montato al contrario forse rientra in un progetto superiore. “In un certo senso sono contento di aver avuto questo incidente”, confessa. “Deve essere un avvertimento”.
Direttore della fotografia di Castello Cavalcanti è Darius Khondji, la cui cinepresa guizza come un telescopio curioso all’interno del set, in cui brillano i colori accesi e acidi della formica anni ’50 e l’insegna al neon. Uno sguardo a una graziosa cameriera. La generosità di persone estranee. Sentirsi a casa come una volta.
Castello Cavalcanti segue A Therapy, frutto della collaborazione di Prada con Roman Polanski nel 2012, con protagonisti Helena Bonham-Carter e Ben Kingsley. Il cortometraggio è presentato in anteprima mondiale il 13 novembre 2013 al Festival del Cinema di Roma, all’interno della sezione “Special Events Out of Competition”.
Backstage
Jason Schwartzman, Giada Colagrande
Scritto e diretto da
Wes Anderson
Fotografia
Darius Khondji
Montaggio
Stephen Perkins
Scenografia
Stefano Ortolani
Costumi
Milena Canonero
Musiche
Alessandro Casella & Randall Poster
Produzione
The Directors Bureau in collaborazione con Hi! Production